Schiava gentile

Le varietà denominate Schiava sono presenti in tutta l'Italia del nord, ma la zona nella quale hanno assunto maggiore diffusione è senza dubbio il Trentino Alto Adige. I l nome potrebbe derivare da usanze risalente al XIII e XIV secolo, dove grossomodo erano sviluppati due tipi di sistemi di allevamento: viti a grande sviluppo, liberamente crescenti e normalmente appoggiate a sostegni vivi dette "majores" o "maroche"; e quelle coltivate a basso ceppo, a filari, per lo più vicendevolmente legate con i loro tralci, potate regolarmente o almeno rigorosamente: queste erano le viti schiave, come appare frequentemente nell'espressione notarile: pezza di terra "cum vineis sclavis". Un'ipotesi più attendibile tende a ritenere le Schiave provenienti dalla Slavonia o Schlavonia da cui deriverebbe il nome. Nella famiglia delle Schiave si differenziano diversi tipi che vengono denominate in maniera diversa. In Trentino sono presenti almeno quattro cloni diversi e precisamente: Schiava gentile (o Schiava piccola,Kleinvernatsch), Schiava grossa (o Schiavone, Grossvernatsch, uva Meranese, Frankental), Schiava grigia (o Grau-Vernatsch, Grauer) e Tschaggele, che è una selezione della schiava grossa.
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