Vitigno a bacca nera, il cui nome deriva dalla precocità di maturazione della pianta in tutte le sue fasi, dal periodo di germogliamento alla fioritura, dall'invaiatura fino alla maturazione dell'acino. La raccolta delle uve avviene mediamente tra la fine di agosto e i primi di settembre. Sulle origini del vitigno ci sono ancora incertezze; potrebbe essere nativo della Dalmazia (alcuni autori ne ritrovano le medesime caratteristiche nel Plavac Mali, in Croazia) ed importato in Puglia dagli Illiri; altri autori lo ritengono ancora più simile allo Zinfandel, originario dell'Ungheria e successivamente portato in California e Australia, ipotesi confermata da recenti analisi del DNA. C'è inoltre una certa differenza, anche dal punto di vista aromatico, tra quello coltivato a Gioia del Colle e quello coltivato in Manduria. Ha come sinonimi Primaticcio, Morellone, Uva della Pergola, Primativo, Uva di Corato, Primitivo di Gioia o Locale. Ha foglia media, pentagonale, quinquelobata; grappolo medio, lungo, conico-cilindrico semplice, alato o doppio, mediamente compatto; acino medio, sferoidale, con buccia di medio spessore, bluastra e con abbondante pruina. Predilige terreni di medio impasto, argillo-calcarei. Buona produzione, costante e di ottima qualità: Il sistema di allevamento praticato è l'alberello pugliese a 4-5 speroni. Ha la caratteristica di avere delle femminelle fertili che consentono una seconda produzione più tardiva (20-30%). Può subire aborto floreale in annate piovose e terreni profondi, è poco resistente al marciume e alle brinate primaverili, sopporta discretamente oidio e peronospora.
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